ORTODONZIA
Studi Dentistici Fasulo
LA CURA DEL SORRISO
Gli studi dentistici Fasulo promuovono la cura del sorriso grazie alle moderne tecnologie Hi-tech di diagnosi (cefalometria 3D) e di terapia ortodontica (Damon, ortodonzia linguale, apparecchio invisibile, O. intercettiva). Ogni trattamento inizia con un’accurata diagnosi, che permette di valutare attentamente il singolo caso. Grazie alla moderna tecnologia Odontoiatrica, oggi, è possibile ricostruire in 3D la testa del paziente, fare tutte le misurazioni necessarie, senza distorsione o errore cefalometrico e soprattutto senza esporre il paziente ad un elevato quantitativo di raggi.
IN BASE ALL’ETA’ SI PUO’ PARLARE DI:
– Terapia preventiva
– Terapia intercettiva
– Terapia multibrackets
– Le prime due sono ampiamente utilizzate in Età Pediatrica, per correggere eventuali problemi scheletrici, abitudini viziate ed asimmetrie posturali. A seconda delle esigenze del paziente è possibile intervenire con apparecchi sia fissi che removibili.
Sempre maggiore risulta essere la richiesta di apparecchi ortodontici, atti a correggere una problematica di denti disallineati, che siano non solo efficaci ed efficienti, ma anche estetici. Il classico apparecchio con i brackets metallici risulta spesso poco apprezzato dai pazienti (in particolare da quelli adulti) che desiderano ottenere un sorriso armonico senza rinunciare, durante il trattamento ortodontico, all’estetica del proprio sorriso.
Presso gli studi dentistici del dott. Fasulo si pratica Ortodonzia estetica grazie all’utilizzo di tre metodiche:
· Brackets trasparenti o bianchi (Damon Clean )
· Brackets linguali
· Mascherine di allineamento (invisalign)
Una prima possibilità è rappresentata dall’utilizzo di “brackets estetici” che sono applicati sulla superficie esterna dei denti e sono costruiti con materiali di colore bianco (esempio: brackets in resina composita) o trasparenti (esempi: brackets in ceramica o in cristallo di zaffiro).
Una seconda possibilità di apparecchiatura ortodontica estetica sono i “brackets linguali”: si tratta di brackets metallici che sono incollati sulla superficie interna dei denti. L’arco ortodontico è anch’esso metallico. Non essendoci strutture applicate sulla superficie esterna dei denti, l’apparecchio linguale risulta “nascosto” dai denti stessi e pertanto, sebbene costruito con materiali metallici, poco visibile.
Una terza possibilità è data dalle “mascherine di allineamento” dette anche “allineatori”: si tratta di strutture in materiale plastico, costruite a partire dalle impronte dentarie del paziente, che, una volta indossate, avvolgono la superficie esterna, masticante e interna delle arcate dentarie e imprimono, grazie alla loro specifica conformazione, un movimento ai denti.
Il paziente deve indossare le mascherine di allineamento durante tutta la giornata, togliendole solo quando mangia e quando lava i denti.
Un trattamento ortodontico attuato con questi dispositivi prevede un “set di mascherine” di numero variabile, e il paziente deve cambiare la coppia di mascherine in media ogni 2-3 settimane, per consentire il progressivo spostamento dentale desiderato e definito nella fase preliminare di “studio del caso ortodontico”.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle possibilità di cui abbiamo parlato?
La prima soluzione offre il vantaggio di non richiedere la collaborazione del paziente per quanto riguarda il fatto di ricordarsi di “indossare” l’apparecchio ortodontico, dato che esso viene incollato sulla superficie dei denti.
Trattandosi di un apparecchio fisso, l’igiene dentale risulta ovviamente più difficoltosa, e il paziente deve essere molto scrupoloso nel mantenere una corretta igiene orale, ricordandosi inoltre di evitare di mangiare cibi appiccicosi (chewing-gum) e cibi duri e croccanti.
Lo stesso discorso vale per la seconda soluzione, sia per quanto concerne i vantaggi, sia per quanto concerne gli svantaggi: tuttavia l’apparecchio linguale risulta meno visibile dell’apparecchio bianco/trasparente, ma è anche più difficile da tenere pulito (proprio per un fattore di minore visibilità dell’apparecchio linguale).
La terza soluzione comporta il vantaggio di una più semplice gestione dell’alimentazione e dell’igiene orale (dato che le mascherine di allineamento non vanno indossate mentre si mangia e mentre ci si lava i denti) ma lo svantaggio di una maggiore richiesta di collaborazione da parte del paziente che deve ricordarsi di: indossare per circa 23 ore al giorno gli allineatori, toglierli quando mangia, lavarsi i denti dopo aver mangiato e prima di indossarli nuovamente.